Il discrimen tra soluzioni migliorative e varianti negli appalti di lavori
In Tar Umbria Perugia, Sez. I, 6/10/2017, n. 620, i Giudici si interrogano sulla natura delle varianti proposte da un’impresa.
Il caso trae origine da una gara da aggiudicarsi con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di un appalto di lavori.
Il bando di gara assegnava alla riduzione del tempo di consegna dell’opera un punteggio massimo di 8 punti. L’impresa CEC proponeva l’utilizzo per l’impalcato del piano terra di travi prefabbricate di tipo REP in soletta piena.
Alla seduta pubblica veniva stilata la graduatoria. Dopo il riesame delle offerte, la Commissione constatava che la soluzione migliorativa proposta da CEC non rispondeva alle finiture richieste dal bando. Azzerava così il punteggio di 8 punti inizialmente attribuito per il criterio valutativo “Tempi di consegna dell’opera”. La graduatoria veniva così rideterminata.
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