Rappresentazione stereotipata dell’immagine della donna: l’AGCOM sanziona la RAI
Nell’esercizio delle sue funzioni di verifica dell’attuazione degli obblighi previsti nel Contratto nazionale di servizio gravanti sulla RAI in quanto concessionaria del servizio pubblico, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) ha comminato una sanzione anche in relazione ad una rappresentazione dell’immagine femminile scorretta e stereotipata.
L’Autorità ha rammentato che, nell’ambito della sua missione di servizio pubblico, la RAI è obbligata fra l’altro anche a fornire informazioni volte a formare una cultura del rispetto della diversità di genere e di orientamento sessuale e di promozione e valorizzazione delle pari opportunità.
L’attuale Contratto di servizio prevede, inoltre, l’obbligo di sensibilizzare i conduttori, i propri dipendenti e collaboratori, anche attraverso specifiche azioni formative, ad attenersi scrupolosamente nella loro attività al rispetto del principio di non discriminazione, di realizzare un monitoraggio che consenta di verificare la rappresentazione non stereotipata del ruolo della donna e della figura femminile nei diversi ambiti della società e l’obbligo di promuovere, nella programmazione, il valore dei principi di non discriminazione e della parità tra gli uomini e le donne, assicurandone un costante monitoraggio.
L’AGCOM ha precisato che l’alimentazione di pregiudizi, stereotipi e discriminazioni veicolata dalla programmazione RAI, assume una particolare gravità, proprio per il suo ruolo di concessionaria del servizio pubblico, e sottolineato che grava sulla RAI non solo l’obbligo di non violare i principi del rispetto della dignità della persona e di non discriminazione, anche di genere, ma anche quello di promuoverne la adeguata tutela attraverso anche una azione educativa, veicolando contenuti idonei allo scopo.
Fra l’altro, il provvedimento ha rilevato che, in relazione alla trasmissione del Festival di Sanremo, sono pervenute all’Autorità diverse segnalazioni che lamentavano la scorretta rappresentazione dell’immagine femminile e il ruolo stereotipato della donna e verificato che, anche in tal caso, fosse presente una carenza della particolare responsabilità richiesta alla RAI nella garanzia della dignità della persona e nella rappresentazione dell’immagine femminile.