Covid-19: lo ‘scudo penale’ per gli operatori sanitari è legge
Il 25 maggio 2021 la Camera ha approvato definitivamente il Disegno di Legge di conversione del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44.
Il Decreto-Legge reca misure urgenti per il contenimento dell’epidemia da COVID-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici.
Con l’approvazione del decreto Covid e la sua trasformazione in legge, la più importante novità è l’introduzione del cosiddetto scudo penale per medici e infermieri in merito all’attività svolta durante l’emergenza Coronavirus.
Per gli operatori sanitari viene prevista la punibilità solamente in caso di colpa grave, anche per i medici e il personale sanitario in servizio durante l’emergenza Covid.
La punibilità viene prevista in particolare per i reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose.
Lo scudo penale prevede che il Giudice debba tenere conto di tre fattori legati all’emergenza straordinaria causata dal Coronavirus:
1) la limitatezza delle conoscenze scientifiche a disposizione al momento del fatto sulla patologia e sulle terapie appropriate;
2) la scarsità delle risorse umane e dei materiali disponibili in relazione al numero dei casi da trattare;
3) il minor grado di esperienza e conoscenze tecniche del personale non specializzato impiegato per far fronte all’emergenza.
Inoltre, per escludere la punibilità, la somministrazione del vaccino, in particolare, deve avvenire secondo le disposizioni presenti nelle circolari pubblicate sul sito web istituzionale del ministero della Salute.
Lo scudo penale sarà in vigore fino alle fine dello stato d’emergenza, attualmente fissato al 31 luglio 2021.
In un primo momento riguardava solo i soggetti vaccinatori contro il Covid-19, ma la conversione in legge del decreto introduce le stesse garanzie anche per tutti i trattamenti medici relativi al Coronavirus.
Dunque per i medici, gli infermieri e il personale sanitario che somministrano i vaccini, l’articolo 3 del Decreto prevede che questi soggetti vengano sollevati dalla responsabilità penale per omicidio colposo o lesioni personali colpose in caso di eventi conseguenti alla vaccinazione.