COVID-19: quanti tamponi si fanno, a chi si fanno e quanto costano

Dal 26 febbraio il Governo ha disposto che i tamponi per il Covid-19 andranno effettuati solo ai soggetti sintomatici a tutti coloro che hanno avuto contatti con soggetti positivi.

Il test si esegue nei laboratori del servizio sanitario nazionale attivi in tutte le Regioni o a domicilio.

Qualora ci siano dubbi o sospetti o sintomi riconducibili al CoronaVirus bisogna però rivolgersi al medico di base, difatti i medici di base sono in possesso di una scheda di triage contenente delle specifiche domande da porre ai pazienti al fine di effettuare una prima valutazione per poter fornire le istruzioni necessarie, compresa la possibilità di effettuare il tampone.

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, sul tema ha infatti affermato che “bisogna essere coordinati, le raccomandazioni restano quelle espresse a livello internazionale dall’Oms”, cioè di non effettuare test a tappato ma solo ai soggetti sintomatici (problemi respiratori e febbre) o con storia a rischio.

Alla data del 15 marzo sono stati effettuati in tutta Italia circa 12 mila tamponi. Questa accelerazione brusca dei casi positivi sta mettendo sotto pressione i laboratori, ormai aperti 24 ore su 24 e spronando la ricerca a soluzioni più rapide e innovative.

Il test consta in un piccolo bastoncino che viene introdotto manualmente nella faringe così da prelevare un campione di muco e saliva presenti naturalmente nella gola. Il bastoncino viene poi immerso in un conservativo per poi procedere all’analisi dello stesso.

Il materiale per il tampone faringeo ha un costo limitato, circa 1 €, e l’intera procedura di analisi è a carico del Servizio Sanitario Nazionale. I tempi di risposta sono di circa 4/6 ore con una percentuale molto bassa di errore, la conferma definitiva di Covid-19 arriva però unicamente ed esclusivamente dall’Istituto Superiore di Sanità.

Fonte: https://www.ilsole24ore.com