Criteri di valutazione on/off: non bisogna esagerare

Il TAR Lazio è tornato sulla questione dell’utilizzo dei criteri di valutazione delle offerte tecniche negli appalti pubblici detti “criteri on/off”, ovverosia dell’ipotesi in cui per un determinato parametro il punteggio venga assegnato a ciascun concorrente in base alla mera presenza o assenza di un dato elemento o di una data qualità.

Secondo il TAR, assegnare un punteggio eccessivo ai criteri on/off – nel caso di specie si trattava di ben 65 punti sugli 80 destinati all’offerta tecnica – finisce per attribuire un peso determinante al valore dell’offerta economica, appiattendo la valutazione dell’offerta tecnica.

Peraltro, la gara in questione riguardava un appalto per il servizio di pulizia, ovverosia di un servizio ad alta intensità di manodopera, per cui è imposta, dal legislatore nazionale e dalle direttive dell’Unione europea, l’aggiudicazione in base al miglior rapporto qualità-prezzo. Tale criterio verrebbe dunque snaturato dall’uso smodato dei criteri on/off, rendendo illegittima la procedura.

Inoltre, il TAR ha ribadito che i servizi di pulizia sono costituiti da prestazioni suscettibili di essere svolte con modalità, procedure e prodotti diversi e con differenze anche per quanto riguarda i costi sociali ed ambientali dei servizi. Si tratta di servizi in cui il risparmio sulla manovalanza e sui prodotti utilizzati incide effettivamente sulla qualità del servizio reso all’amministrazione e scarica sulla collettività il costo in termini di inquinamento e di abbassamento del tenore di vita dei lavoratori impiegati.

TAR Lazio, Roma, Sez. III, 23/12/2019, n. 14749