Mobilità intelligente e il nuovo sistema di assicurazione

L’avvento dei nuovi sistemi di mobilità connessa e intelligente porrà anche l’esigenza di una generale riforma del sistema assicurativo.

Ad oggi tutti i sistemi giuridici europei gestiscono i rischi legati alla circolazione stradale mediante regimi assicurativi (quasi tutti obbligatori), che pongono la responsabilità civile a carico del proprietario o del conducente dell’autovettura e ciò in ossequio al disposto dell’art. 2054 c.c..

Tuttavia, alla luce dell’avvento delle nuove tecnologie e dunque dei futuri sviluppi del meccanismo di allocazione della responsabilità per i sinistri che vedranno coinvolte autovetture a guida totalmente automatica, il regime assicurativo è destinato a subire rilevanti riforme.

Le compagnie assicurative dovranno, infatti, tenere conto dei nuovi rischi informatici derivanti dall’aumento dei cyber risks e dall’emersione della responsabilità da algoritmo nonché dei nuovi rischi spaziali relativi alla gestione dei satelliti (che consentiranno il concreto funzionamento delle auto a guida automatica). Infine si dovrà tener conto del prevedibile accrescimento dei rischi gravanti sui produttori relativamente alla sofisticata tecnologia installata sui veicoli.

In questa prospettiva, prima di tutto, è probabile che anche l’assicurazione per danno da prodotto difettoso diventi obbligatoria. In secundis cambierà il perno su cui fondare le nuove polizze, le quali oggi tutelano prevalentemente il produttore dai rischi legati a difetti di fabbricazione, ma in futuro saranno destinate ad attribuire un peso sempre maggiore ai rischi informatici, cioè di malfunzionamento del software di guida automatica installato sul veicolo ovvero dei sistemi di connessione del veicolo alle strutture esterne (vizi on board cioè vizi intrinseci del prodotto).

Accanto a tali vizi bisognerà poi considerare i vizi attinenti ad elementi estrinseci al veicolo (vizi out board), cioè quelli relativi alla violazione della privacy degli utenti, esposta a possibili furti di dati sensibili, a difetti di funzionamento delle strutture esterne o degli altri veicoli connessi, ma soprattutto a quelle eventuali attività di hackeraggio del software di guida automatica installato sul veicolo o delle strutture stradali ad esso connesse. Per questo motivi le compagnie assicurative dovranno accedere al maggior numero di informazioni circa le modalità di funzionamento del veicolo nonché il comportamento dell’utente. Tutto ciò potrebbe avvenire con l’installazione di appositi dispositivi, da parte dei produttori ovvero dei proprietari, che trasmetteranno in modalità wireless tutte le informazione del veicolo alla compagnia assicurativa stessa.