Lazio: la Corte costituzionale ha annullato il PTPR
Con sentenza n. 240, depositata oggi 17.11 la Corte costituzionale ha annullato la deliberazione 2.8.2019, n. 5 della Regione Lazio, con la quale era stato approvato il PTPR.
La decisione segue il ricorso per conflitto di attribuzione proposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il quale era stata denunciata la violazione delle norme del d.lgs. 42/2004 che impongono, in sede di approvazione del piano paesaggistico territoriale da parte delle Regioni, il coinvolgimento del Ministero per i beni e le attività Culturali e per il paesaggio e per il turismo (MiBACT).
Ad avviso della Consulta, la Regione Lazio, in sede di approvazione del PTPR, ha violato, oltre che le puntuali previsioni di cui agli artt. 135 e ss. d.lgs. 42/2004, anche il principio di leale collaborazione.
Rileva la decisione, in particolare, che “la Regione Lazio, dopo aver assicurato il coinvolgimento del MiBACT fino alla proposta di delibera consiliare 10 marzo 2016, n. 60, adottata dalla Giunta regionale con decisione 8 marzo 2016, n. 6, ha posto in essere una condotta che viola i canoni della leale collaborazione. Da questo punto di vista l’approvazione e poi la pubblicazione della deliberazione del Consiglio regionale n. 5 del 2019 hanno determinato una soluzione di continuità nell’iter collaborativo avviato tra Stato e Regione, hanno prodotto l’affermazione unilaterale della volontà di una parte e si sono tradotte in un comportamento non leale, nella misura in cui – a conclusione del (e nonostante il) percorso di collaborazione – la Regione ha approvato un piano non concordato, destinato a produrre i suoi effetti nelle more dell’approvazione di quello oggetto di accordo con il MiBACT”.
Da segnalare che la decisione determina l’annullamento anche “degli atti attuativi e conseguenziali, fra i quali, senz’altro, la nota della Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica della Regione Lazio, del 20 febbraio 2020, prot. 0153503, attuativa della delibera impugnata in quanto relativa ai procedimenti in corso per l’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica”
La sentenza apre scenari assai caotici nella gestione dei procedimenti di autorizzazione paesaggistica – che dovranno senz’altro essere approfonditi e saranno oggetto di probabili interventi da parte della Regione – considerato che, allo stato, le misure di salvaguardia conseguenti alla Delibera di adozione del PTPR sono sicuramente decadute (con possibile reviviscenza dei singoli PTP).