Trattamento illecito di dati da parte degli operatori telefonici: sanzionate Wind e Iliad

Il Garante privacy continua la propria attività di controllo nei confronti degli operatori telefonici, soprattutto a seguito delle centinaia di segnalazioni e reclami che settimanalmente pervengono all’Autorità per lamentare casi di “marketing selvaggio”.

Nell’ambito di tali attività, l’Autorità ha sanzionato Wind Tre Spa per circa 17 milioni di euro[1] per numerosi trattamenti illeciti di dati, legati prevalentemente ad attività promozionali (per analoghe violazioni, la società era già stata destinataria di un provvedimento inibitorio e prescrittivo quando era ancora in vigore il vecchio Codice privacy)

Gli utenti, infatti, lamentavano la ricezione di contatti promozionali indesiderati, effettuati senza consenso tramite sms, e-mail, fax, telefonate e chiamate automatizzate. In numerosi casi, inoltre i segnalanti dichiaravano di non esser stati messi in grado di poter esercitare il proprio diritto di revoca del consenso o di opposizione al trattamento dei loro dati per finalità di marketing. In altri casi veniva lamentata la pubblicazione di dati personali negli elenchi telefonici pubblici nonostante l’opposizione (a volte reiterata) degli interessati.

Dall’istruttoria è inoltre emerso che le appMyWind e My3 erano impostate in maniera tale da obbligare l’utente a fornire, ad ogni nuovo accesso, una serie di consensi per diverse finalità di trattamento (marketing, profilazione, comunicazione a terzi, arricchimento e geolocalizzazione), salvo poi consentire di revocarli trascorse 24 ore.

Anche uno dei partner del gestore telefonico, che aveva sub affidato (peraltro senza alcun atto giuridico) intere fasi dei trattamenti a call-center che raccoglievano i dati illecitamente, è stato multato[2]  per 200.000,00 euro dal Garante e si è visto imporre il divieto di utilizzare i dati raccolti e trattati da agenti presenti sul territorio nazionale (denominati “procacciatori”) in totale spregio delle norme in materia di protezione dati.

Le argomentazioni portate a propria difesa da Wind Tre e la serie di misure correttive implementate dalla società, anche riguardo alla centralizzazione delle campagne promozionali, non sono state ritenute adeguate dal Garante.

Dunque l’Autorità ha sanzionato la società telefonica per 16.729.600 euro, e ha, altresì, vietato a Wind il trattamento dei dati acquisiti senza consenso e le ha ordinato di adottare misure tecniche e organizzative per un effettivo controllo della filiera dei partner, nonché procedure per rispettare la volontà degli utenti di non essere disturbati.

Il Garante, a seguito di altra attenta e meticolosa istruttoria, ha anche sanzionato un altro operatore telefonico Illiad per un importo pari a 800.000 euro poiché è stato trovato carente in merito alle modalità di accesso dei propri dipendenti a dati[3].

[1]Ordinanza ingiunzione nei confronti di Wind Tre S p A – 9 luglio 2020 [9435753]

[2]Ordinanza ingiunzione nei confronti di Merlini s r l – 9 luglio 2020 [9435774]

[3]Ordinanza ingiunzione nei confronti di Iliad Italia S p A – 9 luglio 2020 [9435807]