Cooperative sociali: si può giustificare la congruità dell’offerta grazie all’impiego di soci volontari?
Nell’applicare il Codice dei contratti pubblici alle cooperative sociali si pongono spesso questioni peculiari connesse alla specificità di tale tipologia di operatore. Fra queste, vi è quella della rilevanza, in sede di verifica dell’anomalia dell’offerta, dell’utilizzo da parte della cooperativa di soci volontari, il cui costo si limita all’assicurazione antinfortunistica INAIL.
L’utilizzo strutturale di soci volontari per sostituire i lavoratori in ferie non costituisce una giustificazione accettabile della sostenibilità dell’offerta, in quanto l’attività dei volontari deve essere di norma complementare rispetto a quella dei lavoratori impiegati nel servizio. Lo ha precisato in una recente pronuncia il TAR Veneto, che ha ritenuto che tale principio si applicasse anche al di fuori del campo dei servizi sociosanitari ed educativi, per i quali la legge che disciplina le cooperative sociali prevede un tassativo divieto di sostituzione degli operatori professionali con i soci volontari (art. 2, co. 5, l. 8 novembre 1991, n. 381).
In particolare, l’attività dei soci volontari deve essere di regola di supporto ai soli lavoratori svantaggiati della cooperativa e non deve mai comunque diventare strutturalmente sostitutiva dell’attività degli operatori professionali, anche al fine di preservare gli standard qualitativi della prestazione offerta all’Amministrazione. Il TAR ha quindi ritenuto ragionevole la decisione della Stazione appaltante di escludere da una procedura per l’affidamento di servizi di pulizia una cooperativa che aveva sostenuto la congruità della propria offerta proprio in ragione dell’impiego sistematico di soci volontari in sostituzione dei lavoratori (anche non svantaggiati) in ferie, sottolineando che anche nei servizi per i quali non è richiesta un’elevata professionalità della manodopera è comunque necessaria un’adeguata formazione dei lavoratori e non è consentito ai concorrenti sopperire alle proprie lacune organizzative affidando la funzionalità del servizio alla generosità di soci volontari, non addestrati.