Monopattini elettrici: li regoliamo come fossero bici?
Nella notte del 9.12.2019 è stato approvato dalla Commissione Bilancio del Senato l’emendamento “Incentivi alla mobilità sostenibile e condivisa“. Merita attenzione l’articolo che riguarda l’utilizzo del monopattini elettrici secondo cui: “I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019 sono equiparati ai velocipedi di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285″. L’emendamento abbasserebbe la potenza da 0,5 a 0,35 KW.
La definizione dei velocipedi è data dall’art. 50 del Codice della strada che recita: “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”.
Di certo, è positivo il fatto che si stia andando nella direzione di regolare un settore che ad oggi è ancora sfornito di un quadro normativo chiaro.
Come avevamo anticipato (clicca qui per leggere la news), nella legge di bilancio 2019 (l. 30.12.2018, n. 145) era stato introdotto il comma 102, art. 1, che prevede che “al fine di sostenere la diffusione della micromobilità elettrica e promuovere l’utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili”, nelle città sia autorizzata la sperimentazione della circolazione su strada di “veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini”.
La norma richiedeva l’adozione di un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti per definire le modalità di attuazione e gli strumenti operativi della sperimentazione. Il decreto ministeriale sulla Micromobilità elettrica era stato firmato in data 4 giugno 2019 e specifica nel dettaglio sia le caratteristiche dei mezzi che delle aree e strade oggetto della sperimentazione.
Stando all’emendamento proposto, i monopattini che rientrano nel d.m. 229/2019 sarebbero automaticamente equiparati alle biciclette. Se la proposta venisse confermata, i monopattini dovrebbero poter circolare nelle città al pari dei velocipedi ed essere soggetti alle medesime norme.
Tuttavia, emergono probelmatiche di coordinamento di questa proposta con, innanzitutto, lo stesso art. 50 del c.d.s che, ricordiamo, ammette una potenza nominale massima di 0,25 KW (emendamento prevede di ridurre a 0,35 KW).
Inoltre, sarebbe comunque auspicabile una regolamentazione che non si limiti a equiparare i monopattini ai velocipedi ma che tenga conto delle peculiarità di tali mezzi. Peraltro, sarebbe oppportuno probabilmente uniformare la disciplina sulla micromobilità non facendo eccezione e distinzioni tra monopattini elettrici e altri dispotsitivi equivalenti (es. segway).