Decreto Aiuti: le misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali

Le recenti previsioni normative introdotte dal legislatore nazionale in materia energetica si pongono certamente in un’ottica di forte contributo alla crescita sostenibile del Paese, nonché alla decarbonizzazione del sistema energetico, verso il perseguimento di quella che è stata comunemente definita la “transizione ecologica – energetica“.

Si tratta di una finalità senza dubbio meritevole, che impone un adeguamento normativo delle previsioni contenute nell’ordinamento giuridico interno, da sempre caratterizzato da meccanismi complessi che, spesso e volentieri, per un’eccessiva forma di tutela, hanno rappresentato un vero e proprio ostacolo alla realizzazione degli interventi di carattere ambientale.

L’affermazione trova giusto riscontro in quello che è divenuto ormai un modus operandi del legislatore; introdurre misure urgenti finalizzate alla “semplificazione”, ora dei procedimenti autorizzativi, ora dei sistemi di valutazione e di controllo.

Misure che, tuttavia, non trovano terreno fertile in un settore, quello ambientale, da sempre caratterizzato da un compromesso esistenziale uomo-natura, come il caso che abbiamo esaminato relativamente alla normativa della Regione Lazio (qui link della news).

In questo contesto si colloca, nondimeno, il d.l. 17 maggio 2022, n. 50, recante “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”, entrato n vigore il giorno 18 maggio 2022.

Un ruolo di primo piano che ha portato il legislatore ad introdurre tali misure emergenziali, specie quelle nel settore energetico, è la straordinaria necessità e urgenza di adottare strumenti idonei per contrastare gli effetti della grave crisi internazionale in atto in Ucraina e contenere il costo dei carburanti e dell’energia.

Basti pensare che secondo un autorevole studio effettuato all’indomani del conflitto bellico Ucraina-Russia, è emerso che il nostro Paese è il più vulnerabile tra i 27 dell’Ue; infatti, nel mix energetico nazionale il gas pesa per oltre il 40% e il 96% di esso viene importato dalla Russia per una quota pari a circa il 40%.

Tale scenario ha comportato una forte accelerazione del processo di transizione energetica e dei relativi obiettivi, anche in vista dell’attuazione dei programmi contenuti nel PNRR: si è operato su un duplice fronte ovvero dapprima con l’approvazione del d.l. 17/2022 e s.m.i., contenente misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia e, a distanza di un mese, con l’adozione di un nuovo decreto legge il cui Capo I, composto da ben 14 articoli, introduce misure in materia di energia.

Le previsioni che meritano certamente un richiamo sono le seguenti:

  • gli articoli 1, 2, 3 e 4, che prevedono forme di incentivi e contributi per famiglie e imprese;
  • l’articolo 5, il quale introduce disposizioni specifiche sulla realizzazione di nuova capacità di rigassificazione, da attuare anche attraverso unità galleggianti di stoccaggio rigassificazione da allacciare alla rete di trasporto già esistente;
  • gli articoli 6, 7 e 8, dedicati alla disciplina autorizzativa degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, alcune delle quali in favore delle imprese operanti nel settore agricolo;
  • l’articolo 9 che reca disposizioni in materia di “comunità energetiche rinnovabili” per impianti di produzione di dimensioni medio-grandi realizzati da soggetti pubblici;
  • l’articolo 10 che apporta modifiche alle previsioni in materia di VIA, già contenute nel d.lgs. 152/2006 e s.m.i.

Il decreto aiuti si pone certamente nell’ottica della transizione ecologica; tuttavia, non deve dimenticarsi che trattasi pur sempre di misure urgenti che sono state introdotte per fronteggiare una situazione eccezionale (contesto bellico) che ha fatto emergere le criticità del sistema energetico nazionale e che dunque, in sede di conversione, potrebbe subire modifiche anche significative.

Gli articoli sopra richiamati saranno oggetto di news approfondite nel corso dei prossimi giorni.